Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, commenta due tragici fatti avvenuti recentemente in città: un soccorritore è deceduto dopo un intervento sull’Etna e una maestra è stata aggredita dalla madre di un suo ex alunno a causa di un rimprovero.
“Salvatore Laudani, soccorritore, e la maestra catanese picchiata all’uscita di scuola – scrive il primo cittadino etneo -. Due storie diverse, due eroi della quotidianità e della normalità; gente che si sveglia la mattina e ha come obiettivo quello di fare il proprio dovere, lavorando al servizio degli altri.
Salvatore muore probabilmente per l’imprudenza altrui, mentre cerca di salvare a 2000 metri un uomo con una frattura alla gamba; la maestra subisce la violenza cieca, assurda e premeditata di una donna, una madre snaturata, una persona che non ho nessun problema a definire schifosa.
Due esempi, così diversi, ma con un comune denominatore: i buoni sono sempre persone normali, cittadini e cittadine che si guadagnano da vivere onestamente e che hanno il senso del dovere, rispettando le leggi. Dall’altra parte c’è solo l’inciviltà, la prevaricazione e il menefreghismo, l’arroganza di chi non sa cosa sia la convivenza civile.
Alla maestra e a Salvatore dobbiamo guardare quando vogliamo far capire ai nostri figli cosa significhi stare al mondo e farlo con la schiena dritta.
Riposa in pace, Salvatore.
Alla maestra l’augurio di una pronta guarigione e la promessa di incontrarla per darle un forte abbraccio e la solidarietà di tutta la Città di Catania”.